Che denunciare gli estortori e gli usurai convenga è dimostrato da come, questo passo, cambi la vita delle tante vittime di racket e usura. Se, poi, hanno al loro fianco realtà composte da altri imprenditori, che hanno fatto prima di loro la scelta di affidarsi alla magistratura e alle forze dell’ordine, le cose cambiano sensibilmente. Un percorso di riscatto che non può prescindere dalla vicinanza e dal sostegno del movimento antiracket, come quello rappresentato da “Sos Impresa – Rete per la Legalità”, che la scorsa settimana ha organizzato a Canicattì la manifestazione #liberiamocanicatti “No usura No racket”, che ha incontrato il favore di numerosi cittadini, commercianti e imprenditori.
Un momento anche particolarmente toccante grazie alla visita alle tombe dei giudici Nino Saetta e Rosario Livatino, poi anche alla “Casa Memoria del Beato Rosario Livatino”, sorta nella sua stessa abitazione, dove si è respirato quel profondo senso di giustizia e di legalità che era nel Dna di un giudice fuori dal comune .
A parlare dei risultati ottenuti dalla manifestazione, ma anche del programma di “adozione sociale” che l’associazione antiracket “Acis-Rete per la legalità” di Sant’Agata di Militello sta realizzando attraverso un Pon Legalità pensato per sostenere le vittime di racket e di usura siciliane, nella puntata di “In Punta di Piedi”, programma condotto da Gilda Sciortino su www.mooditaliaradio.it, saranno il Presidente Vicario Nazionale di “Sos Impresa – Rete per la Legalità”, Pippo Scandurra, ed Eugenio Di Francesco, referente della stessa associazione per le province di Agrigento, Caltanissetta, Enna e Trapani.